Da oggi troverai 5 guide “smart”, pratiche e intuitive, che ti affiancheranno nella costruzione di poche e semplici regole al fine di collaborare al meglio con il tuo team ibrido, remoto o in presenza che sia.

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Il tema di oggi è la sostenbilità dello smart working per il tuo team/unit. È veramente possibile misurarla? Continua a leggere!

La sfida della sostenibilità

Per affrontare al meglio la nuova sfida del lavoro ibrido e aiutare i manager a comprendere come gestire il proprio team in modo efficace e consapevole rispetto alle attività di collaborazione, abbiamo progettato uno strumento che ti permetterà di compiere le scelte più opportune al fine di organizzare il lavoro agile.

Stiamo parlando della collaboration map.

Una vera e propria mappa in grado di aiutarti ad individuare tutte le attività del tuo team e il loro grado di remotizzabilità.

Questo al fine di stabilire, in modo oggettivo, quanti giorni sia necessario essere presenti in ufficio e quanti è possibile lavorare da remoto senza per questo essere meno efficaci. Questo l’obiettivo della guida.

Come leggere la mappa

Grazie alla Collaboration Map tutte le attività del team si collocano in un preciso quadrante.

Nel quadrante 2 della Collaboration Map ci sono le attività “a rischio efficacia”. Cosa vuol dire? Vuol dire che in quanto manager sono quelle a cui dovrai porre maggiore attenzione e per cui è meglio valutarne l’approccio, se quindi:

  • continuare a farle da remoto,
  • portarle in presenza,
  • remotizzarle e portarle avanti con il supporto di un facilitatore.

Le domande da porti

Identifica l’attività e il team coinvolto e poi chiediti:

  • Qual è il numero di persone che solitamente coinvolge?
  • La collaborazione è esterna o interna al team?
  • È un’attività sincrona o asincrona? Se è sincrona che durata ha?
    • max 1 ora
    • max 2 ore
    • più di 2 ore
  • Quanto è ripetitiva/consolidata?
  • Qual è il livello di creatività/innovazione necessario?
  • Qual è il livello di digitalizzazione?

Alcuni esempi di sostenibilità

  • Primo caso — Attività sostenibile da remoto.

Attività di routine che richiedono una collaborazione asincrona. Necessità di confronto bassa o limitata a confronti brevi tra pochi, il livello di innovazione richiesto è minimo in quanto l’attività/processo è consolidata.

  • Secondo caso — Attività sostenibile da remoto con facilitazione ad hoc.

Un’attività come quella della riunione settimanale di aggiornamento di un team. Sicuramente si tratta di un’attività che è preferibile svolgere alla presenza di tutti i membri ma rimane valida la possibilità di svolgerla in maniera ibrida. Per facilitare lo svolgimento dell’attività e garantirne la massima efficacia l’ideale è trovare un metodo che aiuti il team a focalizzarsi e contribuire.

  • Terzo caso — Attività poco sostenibile da remoto.

Pensiamo alla progettazione di un nuovo servizio/prodotto. Sicuramente si tratta di un’attività che richiede la presenza di tutto il team affinché ognuno possa dare il suo contributo ed esprimere il suo parere. Il livello di focalizzazione e creatività è sicuramente molto alto e la durata del meeting non può essere troppo breve.

Come tutte le nostre guide, è rivolta ai professionisti delle Risorse Umane e ai manager di realtà piccole, medie o grandi.

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La settimana lavorativa di quattro giorni è un argomento di cui si discute sempre di più in Europa e anche in Italia. Alcune aziende stanno iniziando ad adottare questa modalità, anche se rimane ancora una pratica limitata. Tuttavia, il dibattito sulle possibili criticità e vantaggi della settimana corta continua ad essere al centro dell’attenzione.

Nel nostro Paese, la durata della settimana lavorativa si attesta a 40 ore settimanali su cinque giorni, che è inferiore rispetto alla media UE. Alcuni contratti aziendali si stanno spingendo in avanti, prevedendo di articolare la prestazione lavorativa su soli quattro giorni, soprattutto per la conciliazione lavoro/famiglia e per una maggiore valorizzazione dei risultati e del benessere dei dipendenti.

Cos’è e come si struttura il modello della settimana corta 

La settimana lavorativa di 4 giorni è un modello flessibile che si basa sul principio di 100:80:100 ™ – ovvero il 100% del salario per l’80% del tempo lavorativo in cambio del 100% della produttività

Le aziende che adottano questo modello tendono a ridurre la durata delle riunioni, a utilizzare la tecnologia in modo più ponderato e a progettare la giornata lavorativa in modo da avere periodi distinti per il lavoro concentrato, le riunioni e il tempo sociale. 

Lo scopo è quello di ridurre le perdite di tempo dovute alle riunioni inutili, alle tecnologie inefficienti e alle distrazioni. Nonostante questo modello richieda una gestione forte, un buon roster e l’approvazione dei lavoratori, si crede che una versione della settimana lavorativa di 4 giorni basata su 100:80:100™ possa essere applicata in modo generalizzato, portando benefici per i datori di lavoro, i lavoratori, la società e l’ambiente

I benefici del modello della settimana corta 

L’implementazione di una settimana lavorativa di quattro giorni basata sul modello 100:80:100™, può portare diversi benefici per le aziende:

  • maggiore produttività e riduzione dei costi dovuta a minore assenteismomaggiore retention dei lavoratori;
  • le aziende che adottano questo modello possono avere un vantaggio competitivo nell’attrarre i migliori talenti nel mercato del lavoro.
  • per i lavoratori: aumento del benessere mentale e fisico, maggiore felicità e minore stress
  • la settimana lavorativa di quattro giorni può anche migliorare la capacità dei lavoratori di svolgere il lavoro e di rilassarsi durante il tempo libero.
  • riduzione di emissioni di carbonio del 20% tagliando i tempi di spostamento e l’uso di energia negli edifici.
  • il modello della settimana corta può migliorare l’uguaglianza di genere, incoraggiando una migliore distribuzione delle responsabilità domestiche, rimuovendo le barriere che impediscono alle donne di rimanere nel mercato del lavoro e di accedere a ruoli di leadership e opportunità di formazione.

Sperimentazioni della settimana corta in Italia

A oggi, in Italia, sono molte le aziende che hanno implementato il modello di settimana corta. Vediamo di seguito alcuni esempi:

  • Magister Group SpA, pioniere italiano dell’iniziativa, prevede fino al 31/12 il passaggio da 40 a 32 h a parità di stipendio – a patto di un aumento della produttività. Sulla stessa scia anche LENET Groupe (qui da 40 a 36h).
  • TeamSystem– società di Pesaro che offre servizi per la digitalizzazione delle imprese – offre ai quasi 3 mila dipendenti il venerdì pomeriggio libero. Come? Con una riduzione proporzionale della retribuzione degli stipendi medio-alti.

Nelle aziende produttive a ciclo continuo – siderurgico, chimico e metalmeccanico – il discorso cambia.

In Tenaris o Acciaieria Arvedi, ad esempio, la riduzione dell’orario di lavoro viene pagata in parte dai lavoratori (tramite i permessi) e in parte dall’azienda con un costo secco per l’impresa stessa.

Come sperimentare la settimana corta nella tua azienda

La rimodulazione dell’orario di lavoro è possibile grazie ai nuovi sistemi organizzativi e tecnologici che consentono guadagni di produttività e riduzione della fatica del lavoro. Tuttavia, per raggiungere una settimana lavorativa di quattro giorni è necessario un cambiamento culturale e una pianificazione condivisa dell’organizzazione del lavoro.

Da dove partire

Innanzitutto è bene scegliere a quale tipo di modello riferirsi, se il 100:80:100™ o un modello basato sulle possibilità in termini di flessibilità già previste nel contratto di lavoro o dalle leggi in materia di Smart working.

Ogni organizzazione arriva alla scelta del modello in diverse modalità e coinvolgendo diversi stakeholder.

Interviste One-to-One

La strategia che suggeriamo in Smartworking Srl è quella di chiarire quali sono gli obiettivi per cui l’organizzazione sta decidendo di procedere con la sperimentazione della settimana corta.

La prassi che seguiamo è quella di procedere attraverso interviste alle figure chiave dell’azienda in cui vengono chieste le opportunità ma anche i dubbi riguardo alla possibilità del genere.

Scegliere i team su cui sperimentare

Per fare una sperimentazione non è necessario coinvolgere da subito tutta l’organizzazione ma iniziare con alcuni team o aree dell’azienda che risulteranno più pronte dopo un’analisi organizzativa.

La piattaforma Smatrix, ideata e sviluppata da Smartworking Srl, permette di verificare la sostenibilità di ogni team suggerendo il modello di flessibilità più adatto.

Gestione dei team

Alcuni team potranno avere la necessità di mantenere un livello di servizio strettamente legato alla presenza fisica delle persone come ad esempio le filiali aperte al pubblico o di team che offrono assistenza sul posto.

In questo caso si dovranno attivare dei processi che garantiscono la presenza di un numero minimo di persone.

Il nostro Planning tool dà la possibilità ai team di organizzare in trasparenza e di non rinunciare alla flessibilità di spazio. Allo stesso tempo eviterà al manager di dover gestire le presenze dei suoi collaboratori. Il ruolo del manager è quello di stabilire il livello di servizio richiesto e approvare eventuali eccezioni.

Gestione HR e payroll

In molti casi si dovrà procedere ad integrazioni degli accordi tra azienda e lavoratore per poter portare avanti la sperimentazione. Anche l’accordo di lavoro agile può essere uno strumento sufficiente.

Dal punto di vista più gestionale si dovrà stabilire una causale che il lavoratore dovrà scegliere per indicare la giornata di riposo nel caso in cui non sia un giorno prestabilito per tutti come spesso avviene quando le aziende decidono di far coincidere il venerdì.

La piattaforma Smatrix

Smatrix è uno strumento di data intelligence progettato e sviluppato da Smartworking Srl che aiuta le organizzazioni nel cambiamento del modo di lavorare partendo da informazioni accurate e permettendo di impostare iniziative efficaci e sostenibili. 

La piattaforma Smatrix è costituito da tre momenti principali

  • Listen, per analizzare e definire il livello di flessibilità sostenibile per ogni team/unit
  • Plan, per garantire ad ogni team di gestire in autonomia la flessibilità di tempo e di spazio in rispetto del livello di servizio
  • Insight, per accedere a tutte le informazioni sulla flessibilità

Questo strumento è stato pensato per le persone del team HR e per il top management che hanno la necessità di capire come vincere la sfida della settimana corta e del lavoro ibrido rendendoli un vantaggio strategico per la propria azienda.

Grazie a Smatrix attiverai un modello integrato di gestione della flessibilità che aiuterà

  • la tua organizzazione a prendere le giuste decisioni,
  • i manager a gestire le risorse in modo efficace
  • e le risorse a crescere insieme all’azienda.

Contattaci – Smartworking Srl

Smartworking Srl è la prima azienda in Italia specializzata in progetti di flessibilità. Forniamo supporto alle organizzazioni nell’introduzione di forme di flessibilità lavorativa, dallo smart working alla short week. La nostra consulenza si basa su anni di esperienza e su centinaia di progetti portati avanti con aziende di tutta Italia.

Il nostro è un approccio globale al cambiamento aziendale, non solo da un punto di vista organizzativo, ma anche culturale, degli spazi e della tecnologia. Per fare ciò, ci avvaliamo di personale altamente qualificato e di strumenti tecnologici all’avanguardia, in grado di accompagnare aziende di ogni settore e grandezza verso le sfide aziendali del futuro.

Stai cercando una realtà che ti possa affiancare nella sperimentazione della settimana corta nella tua azienda? Fissa una call con un nostro consulente, sarà un’ottima occasione per conoscerci e confrontarci sul tema della flessibilità nella tua organizzazione.

Da oggi troverai 5 guide “smart”, pratiche e intuitive, che ti affiancheranno nella costruzione di poche e semplici regole al fine di collaborare al meglio con il tuo team ibrido, remoto o in presenza che sia.

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Il tema di oggi è lo Smart Working Canvas, il punto di partenza per qualsiasi organizzazione agile.

Cos’è lo Smart Working Canvas

Lo Smart Working Canvas è uno strumento di cui abbiamo ampiamente parlato nei nostri articoli, webinar e post sui social. Chi ci segue da tempo lo sa bene. Per chi non ha mai sentito questo nome può farsi un’idea leggendo questo articolo introduttivo.

“CANVAS” letteralmente vuol dire “TELA“, un foglio bianco da cui partire per poi disegnare la propria idea, i propri obiettivi e desideri.

Noi di Smartworking, abbiamo ideato il “nostro” Canvas per poter favorire l’allineamento tra i diversi stakeholder su un progetto così articolato come quello di smart working.

Questa pratica ha facilitato molti team a condividere idee e pianificare le azioni chiave per poter affrontare al meglio il tipo di cambiamento che il lavoro agile comporta.

Le aree dello Smart Working Canvas

Area strategica

Ogni progetto ha bisogno di una vision coerente con quella dell’organizzazione (drivers e desire). Allo stesso tempo vengono definiti gli elementi già presenti (strategic pillar) e i success criteria per valutarne l’efficacia in termini di cambiamento.

Area fattibilità

L’analisi delle sfide e delle opportunità (sia a livello culturale che di business) al fine di permettere una lettura sulla fattibilità e sostenibilità del progetto a medio-lungo termine.

Area tattica

Attraverso l’identificazione dei destinatari del progetto e della comunicazione da attivare (su tutta l’organizzazione) vengono quindi definite le azioni chiave per avviare il percorso di cambiamento verso la vision.

Progettazione del workshop

  • Fase 1: Individua le persone giuste per il progetto (IT, HR, Business, Marketing, Facilities, etc.);
  • Fase 2: Condividi con loro il bisogno di allinearsi su questo progetto;
  • Fase 3: Proponi una data dove tutti possono essere focalizzati per almeno 2-3 ore;
  • Fase 4: Scegli una location adeguata o da remoto la piattaforma migliore.

La compilazione del Canvas

  1. VISION – Frase che descrive la destinazione del progetto
  2. DRIVERS AND DESIRE – Le 3 ragioni/bisogni strategici che ci spingono ad avviare il progetto in quanto importanti ed urgenti
  3. STRATEGIC PILLAR – Ciò che sostiene la vision (da allineare a drivers and desire)
  4. SUCCESS CRITERIA – Cosa indica che il risultato è stato raggiunto
  5. SOSTENIBILITÀ – Vincoli/Ostacoli e costi in termini di tempo
  6. WINS – Benefici attesi
  7. AZIONI – Principali task per implementare il progetto
  8. COMUNICAZIONE – Azioni che supportano engagement rispetto alla vision
  9. DESTINATARI – Chi saranno i destinatari del progetto. Quali potenziali comportamenti/tattiche i change champions stanno adottando o potranno adottare per gestire il cambiamento

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Il focus di oggi sono i comportamenti, comportamenti agili più precisamente che chi guida un team deve sempre tenere ben presenti.

Premessa

Questa mini guida vuole offrire un supporto nel comprendere quali sono i 5 muscoli che un manager dovrà osservare e tenere sempre allenati all’interno del proprio team.

Parole come collaborazione, autonomia e comunicazione diventano cruciali per essere un team agile e vincere le sfide di un nuovo modo di lavorare.

I 5 comportamenti

Collaborazione da remoto

Collaborare in maniera efficace anche da remoto, mostrando ascolto nei confronti dell’interlocutore e disponibilità a condividere le informazioni.

Costumer Focus

Orientamento al cliente sia interno che esterno. Focalizzarsi sui problemi del cliente ascoltandolo e facendo le domande appropriate senza preconcetti, conducendolo ad una soluzione sostenibile.

Pianificazione e Organizzazione

Pianificare dandosi obiettivi a breve e lungo termine utilizzando in maniera adeguata gli strumenti a disposizione.

Autonomia e Problem solving

Essere indipendenti rispetto all’organizzazione sul proprio lavoro e sulle problematiche da affrontare nel proprio ruolo, risolvendo situazioni in autonomia e in collaborazione per quelle più complicate.

Comunicazione

Comunicare in maniera chiara ed efficace sia in modalità testuale che verbale utilizzando le modalità e gli strumenti più corretti per ogni comunicazione.

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Il focus di oggi è la collaborazione di team, e perchè no, anche tra team.

Premessa

Darsi le giuste regole per collaborare da remoto in modo efficace. Da dove partire? Invece del solito vademecum abbiamo pensato a qualcosa di più pratico e coinvolgente.

L’obiettivo è far si che il team generi delle regole che siano in linea con gli obiettivi che il team stesso ha rispetto alla propria organizzazione.

Ciò che troverai in questa guida è la miglior strategia per darsi delle regole che siano co-create e condivise da tutto il team.

A partire dalla creazione di un patto.

Il patto di team

  • LO SCOPO. Il patto di team ha l’obiettivo di condividere le regole di collaborazione per lo svolgimento di riunioni di team ibridi.
  • I VANTAGGI. Un buon patto di team è la premessa essenziale per raggiungere gli obiettivi prefissati.
  • A COSA PRESTARE ATTENZIONE. Il patto perché funzioni deve essere ’siglato’ da tutti i partecipanti. Ed è in evoluzione, periodicamente deve essere rivisto e aggiornato.
  • STRUMENTI: Lavagna e Post-it. Vi consigliamo, per la versione digitale, l’utilizzo di strumenti come Miro o Jamboard.

Primo step

All’interno dell’organizzazione individuare il ruolo che ha il nostro team.

Chiedere ai partecipanti di inserire tramite post-it la risposta a questa domanda stimolo.

Fare sintesi.

Scegliere la definizione più rappresentativa.

Es. Lo scopo del nostro team è quello di generare benessere all’interno dell’organizzazione.

Secondo step

Rispetto all’obiettivo che il team si è dato, chiedere ora ai partecipanti quali sono gli aspetti che fino ad oggi:

  • Hanno funzionato
  • Non hanno funzionato
  • Abbiamo imparato

Ognuno dovrà rispondere con i propri post-it.

Terzo step

Rispetto alle cose che hanno funzionato, ma soprattutto quelle che non hanno funzionato, quali sono le regole e i permessi da adottare per raggiungere i nostri obiettivi?

In questo caso è utile che i partecipanti insieme individuino delle best practice e le scrivano sui post-it.

Esempi di Best Practice

Alcune BEST PRACTICE che sono state generate da workshop con i nostri clienti e che condividiamo come spunti per eventualmente integrare quelle generate dal vostro team.

  • Utilizzare e aggiornare il calendar
  • Non fissare call prima delle ore 9.00
  • Stabilire 10 minuti di pausa tra un appuntamento e l’altro
  • Non fare riunioni interne il mercoledì mattina
  • Condividere tutti i file in cloud
  • Chi organizza una riunione deve inserire l’agenda
  • Decidere delle fasce orarie di disponibilità
  • Scambiarsi feedback alla fine di un incontro

Quarto step

Per creare anche un momento funny, alla fine, chiediamo ai partecipanti di firmare simbolicamente il patto.

Un esempio qui sotto sempre ripreso da un nostro workshop.

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Il tema di oggi è la retrospettiva per il miglioramento continuo del lavoro di un team agile. Continua a leggere!

Premessa

Il termine retrospettiva viene introdotto nella letteratura del project management grazie al libro di Norman L. Kerth “Project Retrospectives”.

Il libro propone la necessità di effettuare riflessioni regolari sull’andamento del progetto, in modo da correggerne il funzionamento prima che sia terminato.

Scopo della Guida

L’obiettivo della retrospettiva è migliorare continuamente sia il processo che l’esecuzione che portano all’output finale di un progetto, tenendo in considerazione i feedback di ciascun membro del team.

Questa mini guida vuole offrire un supporto ed essere uno spunto per perseguire l’obiettivo sopra citato. Rivolta a tutti quei manager responsabili di team che vogliono migliorare o affinare le fasi e il metodo di un qualsiasi processo progettuale.

La retrospettiva può (e dovrebbe) essere applicata a qualsiasi contesto aziendale. Nelle prossime pagine vogliamo troverai tre modelli di retrospettiva da utilizzare in base alle tue necessità.

Le domande da porti

  1. Invita il tuo team o i partecipanti al progetto con cui fare retrospettiva
  2. Condividi lo scopo del meeting ovvero migliorarsi condividendo cosa ha funzionato e cosa no
  3. Se il meeting è da remoto utilizza una lavagna virtuale come Google Jamboard
  4. Chiedi ad ogni partecipante di rispondere attraverso uno o più post-it alle rispettive domande
  5. Fai commentare ad ognuno i post-it inseriti
  6. Concludi chiedendo un feedback sul risultato del meeting

Esempi di retrospettiva di team

Esempio Retrospettiva 1

Esempio Retrospettiva 2

Esempio Retrospettiva 3

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La nuova data per l’evento è stata definitivamente scelta, il 23 gennaio 2020 si terrà l’incontro – Una Nuova Prospettiva per Agire il Cambiamento in Azienda – dalle 18 in poi. S’inizia il nuovo anno con la volontà di cambiare, innovare ed essere dipendenti felici!

Parliamo spesso e tanto di cambiamenti, culturali, tecnologici e di mentalità ma, a volte, non siamo pienamente consapevoli di cosa questi significhino e comportino realmente.

Noi di Smartworking con la collaborazione di Yoroom, spazio di coworking a Milano, abbiamo pensato ad una serata diversa, un momento di incontro e confronto per parlare di un cambiamento partito ormai un paio di anni fa in un’azienda leader nel suo settore. Di matrice tedesca, AMC Italia ha vissuto un radicale stravolgimento degli spazi e dei comportamenti. In che modo? Approfittando del cambio di sede come un momento da cogliere per attuare tutti quei cambiamenti che altrimenti sarebbero stati rimandati ad oltranza. Oggi AMC sta vivendo una profonda rivoluzione del suo modello organizzativo tradizionale.

Il case study di AMC sarà il protagonista della serata grazie anche al contributo di coloro che hanno permesso e contribuito a questo cambiamento. Saranno infatti presenti i due architetti che hanno seguito il progetto della nuova sede, Smartworking srl in veste di colei che ha affiancato il board, e non solo, durante tutto il percorso di cambiamento. Ed infine, il CFO di AMC Italia che ci racconterà in prima persona l’esperienza vissuta lato azienda.

Gli spazi di AMC Italia sono stati progettati dalla collaborazione tra Smartworking Srl e gli architetti di YoRoom. Insieme sono riusciti a tradurre le sfide organizzative e di business in un layout degli spazi che sta aiutando AMC a diventare un’azienda più moderna.

Il 23 gennaio a partire dalle 18.00 presso il coworking Yoroom di via Pastrengo 14 a Milano si terrà l’incontro sul cambiamento organizzativo in azienda, un cambiamento che tutti possono attuare. Tutte le info nel dettaglio le trovate premendo il bottone, vi aspettiamo!

Agenda, o ancora meglio, Google Calendar alla mano, questo novembre sarà un mese ricco di incontri ed eventi per chi ci segue e vuole rimanere aggiornato sul tema smart working. Scopriamoli insieme più nel dettaglio!

Villa Guardia, inCOWORK

Lunedì 4 novembre a Villa Guardia, in provincia di Como, ci sarà l’inaugurazione per l’apertura del sesto spazio condiviso di inCOWORK. Durante il pomeriggio si svolgerà una tavola rotonda grazie alla quale ci sarà modo di confrontarsi su diversi temi. Tra questi le sfide e le opportunità di un progetto di smart working, l’evoluzione negli ultimi anni degli spazi di lavoro e il ruolo, in questo contesto, dei coworking. Tra i relatori anche Luca Brusamolino di Workitect e Alessandro De Chellis, facilitatore Lego Serious Play.

Parma, Officine On/Off

Martedì 12 novembre a Parma, saremo ospiti per la seconda volta del coworking di Officine On/Off. Quest’estate avevamo infatti avviato un percorso insieme, presentando per l’occasione il caso studio di AMC Italia, azienda leader nel suo settore. Dato l’interesse riscontrato dai partecipanti abbiamo deciso con le Officine di proseguire gli incontri con un ulteriore appuntamento. Questa volta saremo più pratici, sperimenteremo insieme e, grazie ad un workshop, ciascuno capirà quanto sia effettivamente smart la sua azienda! Tutto questo grazie allo smart working Canvas.

Bergamo, Camera Civile

Lunedì 18 novembre a Bergamo. Saremo ospiti della Camera Civile di Bergamo insieme ad avvocati e consulenti del lavoro, sarà l’occasione per delineare il quadro normativo che permette ad un’organizzazione di sperimentare una nuova forma lavorativa come lo smart working. Ascolteremo la testimonianza di un consulente del lavoro che tutti i giorni “lavora senza ufficio” nonostante e grazie alla sua professione ed infine, l’HR Director di una grande multinazionale come Gi Group ci racconterà l’esperienza di cambiamento della sua azienda. L’iscrizione è gratuita prenotando qui il proprio biglietto su evenbrite.

Non mancare, scegli l’evento giusto per te e iscriviti!

Il 24 settembre presso la sede di Copernico Milano Centrale si svolgerà il convegno di HEI – Human Experience Insights sul tema smart working e digital workplace.

Lo Smart Working inteso come Lavoro Agile, è oggi e continuerà ad essere in futuro un desiderio sempre più presente, lo dimostrano le statistiche in merito. Entro il 2022 la trasformazione del lavoro in Europa interesserà 123 milioni di mobile worker e 10 milioni in Italia rispetto ai 103 e 7 attuali.

In questo contesto sempre più aziende dovranno fare i conti con il processo di  digitalizzazione che le interesserà. Un processo che andrà a modificare gli spazi, i comportamenti e le tecnologie in vista di un modo di lavorare più flessibile, efficace e sicuro. La collaborazione, la responsabilità e la conciliazione saranno caratteristiche fondamentali al fine della buona riuscita di un progetto di innovazione organizzativa.

Il nostro contributo

Per l’occasione noi di Smartworking s.r.l. saremo presenti per discutere sfide e opportunità, dei lavoratori da una parte e delle aziende dall’altra, che questo cambiamento porta con sé.

Tra gli ospiti ci sarà anche Barbara Cottini, HR Director di Gi Group, una delle principali agenzie per il lavoro a livello internazionale. Barbara ci racconterà in prima persona quello che è stato il percorso di introduzione dello Smart Working e di cambiamento culturale lungo il quale la stiamo affiancando e com’è stato viverlo in tutte le sue sfaccettature.

In seguito al suo intervento svolgeremo insieme a tutti i partecipanti un mini laboratorio sull’utilizzo di uno strumento da noi ideato, lo Smart Working Canvas. Quest’ultimo ha lo scopo di essere un supporto per tutte quelle organizzazioni che vogliono, attraverso il progetto Smartworking, attuare un cambiamento culturale nella propria organizzazione.

E per chi avesse qualche dubbio in merito alla legge che disciplina il Lavoro Agile dal 2017, ci sarà Paola Salazar, la nostra Legal Advisor. Lo scopo dell’intervento di Paola sarà quello di fornire ai partecipanti le basi per dare vita ad un nuovo patto tra azienda e lavoratore che vada oltre gli aspetti prettamente legali. Il regolamento di lavoro agile è una parte del percorso che serve per stabilire le regole ed i principi di un nuovo modo di lavorare.

Dalle 9 alle 13 in via Copernico 38 non mancate! L’iscrizione è gratuita seguendo il link per la registrazione qui sotto!

Il Lavoro Agile, nella sua completa definizione e descrizione sarà al centro dell’evento di Giovedì 6 giugno a Parma.

Federico Bianchi sarà ospite e speaker presso Officine On/Off, coworking che ha pensato di organizzare questa mattinata per le organizzazioni che vogliono informarsi sul tema o che già hanno avviato un progetto di smart working. Dal 2017 il Lavoro Agile è infatti diventato una modalità lavorativa riconosciuta al 100% dalla legge italiana. Una volta adempiti gli obblighi burocratici, tre sono i documenti fondamentali, qualsiasi lavoratore subordinato e non può svolgere lo smart working. Nei limiti che la mansione di ciascuno permette s’intende.

L’incontro permetterà di fare luce sui vantaggi ma anche sulle criticità tecniche e burocratiche a cui bisogna fare fronte quando si parla di Lavoro Agile. Si tratta di un incontro informativo gratuito rivolto principalmente alle persone di PMI, startup e grandi aziende interessate a capire tutte le sfaccettature e le attività concrete che fanno di questa modalità lavorativa una risposta concreta alle sfide di business.

Federico presenterà il modo di proporre il Lavoro Agile di Smartworking s.r.l. supportato da casi reali, in particolare quello di AMC Italia. Se volete vedere come attivare concretamente all’interno della vostra azienda lo smart working, questo è il link con tutti i dettagli per l’incontro. http://officineonoff.com/events/smart-working/

E se invece volete dare un’occhiata all’evento passando da Facebook, cliccate qui! Vi aspettiamo!